
Il Vino Nobile Di Montepulciano D.O.C.G.
Il Vino Nobile è un vino visivamente limpido, brillante,
di colore granato vivace e si caratterizza per un profumo intenso,
persistente, ampio ed etereo. Si riconoscono sentori di sottobosco,
legno aromatico, piccoli f rutti e confettura composita. Al gusto il
vino ha corpo elegante ed armonico, nerbo e razza, è asciutto con
lunga persistenza aromatica.
Dopo secoli di produzione nell’area di Montepulciano, il 12 luglio
1966, è stata riconosciuta la Denominazione di Origine controllata
(D.O.C.) “Vino Nobile di Montepulciano”.
Il 1 luglio 1980 il Nobile è divenuto il primo vino in Italia a potersi
f regiare delle fascette della Denominazione di Origine Controllata
e Garantita (D.O.C.G.).
La produzione del Vino Nobile è regolamentata da un Disciplinare
di produzione che preserva le seguenti caratteristiche:
Vitigni: Sangiovese, denominato a Montepulciano “Prugnolo
Gentile”, per un minimo del 70%. Possono inoltre concorrere fino
ad un massimo del 30% i vitigni complementari a bacca rossa
idonei alla coltivazione nella Regione Toscana, purchè i vitigni a
bacca bianca non superino il 5%.
La resa massima per ettaro di vigneto è di 80 quintali con una
resa in vino effettiva del 70%
Il vino può essere immesso in commercio soltanto dopo due
anni di maturazione (tre per la Riserva) e comunque dopo aver
superato rigidi controlli consistenti in esami chimici ed
organolettici compiuti da una commissione ministeriale;
La vinificazione e la maturazione devono avvenire
obbligatoriamente nel Comune di Montepulciano
Andamento Metereologico
I primi 3 mesi del 2022 sono stati caratterizzati da temperature nella media del periodo o più alte (febbraio) e da una piovosità decisamente scarsa, pari a circa il 50% della media, che non è riuscita a reintegrare
completamente le riserve idriche dei terreni. Infatti, i circa 250 mm di pioggia caduti negli ultimi tre mesi del 2021, dopo un lunghissimo periodo di siccità, su terreni crepacciati e secchi, e i circa 80 mm dei primi 3 mesi del 2022, sono stati sufficienti per i terreni in piano ma non per quelli in collina dove parte delle piogge non si è infiltrata negli strati profondi ma è ruscellata a valle.
Aprile ha fatto registrare temperature e piovosità nella norma, mentre maggio, giugno e luglio sono stati
contraddistinti da temperature decisamente più alte delle medie storiche (rispettivamente +2,5°C, +4°C e +3,2°C) e da piovosità scarsa (maggio e giugno) o nella media (luglio). Agosto ha avuto una anomalia termica positiva (+1,2°C) e media piovosità, mentre in settembre, al contrario, si è avuta una leggera anomalia termica negativa (-0,7°C) e una abbondante piovosità che si è concentrata negli ultimi giorni del mese, a vendemmia praticamente conclusa. Gli ultimi 3 mesi dell’anno hanno ancora fatto registrare temperature medie decisamente alte e piovosità nella media del trimestre.
In relazione alle conseguenze sullo sviluppo vegeto-produttivo delle viti, gli aspetti salienti del 2022 sono stati le elevate temperature medie di maggio, giugno e luglio, che hanno impresso una notevole accelerazione allo sviluppo vegetativo e accorciato alcune fasi fenologiche rendendo l’annata decisamente anticipata, e la distribuzione delle piogge; infatti, anche se il cumulo delle precipitazioni annuali di 662 mm è rientrato nella media del territorio poliziano, i primi 8 mesi dell’anno hanno avuto una anomalia pluviometrica negativa del 38% e gli ultimi 4 mesi una anomalia pluviometrica positiva del 35%. La distribuzione delle piogge però è stata tale da riuscire a compensare il consumo idrico dei vigneti (evapotraspirazione) e, in generale, evitare l’instaurarsi di fenomeni di stress idrico.

Comportamento vegeto-produttivo
Il germogliamento del Sangiovese è iniziato negli ultimi giorni di marzo e si è protratto fino al termine della
terza settimana di aprile per effetto di una perturbazione che, nella prima settimana di aprile, ha portato
piogge e un abbassamento delle temperature che ha rallentato il risveglio vegetativo.
La crescita dei germogli nelle settimane successive al germogliamento è stata lenta fino alla metà di maggio
quando la rapida impennata delle temperature, sia minime che massime, gli ha impresso una fortissima
accelerazione. Nella seconda metà di maggio, infatti, con le temperature massime vicine ai 30°C, sono stati
rilevati accrescimenti dei germogli di 5-6 cm al giorno.
Alla rigogliosa attività vegetativa ha fatto seguito una precoce e breve fioritura che si è svolta prevalentemente
nell’ultima decade di maggio.
Il persistere di temperature favorevoli ha tenuto alto il ritmo di crescita vegetativa anche in giugno, ma verso
la fine del mese esso ha cominciato a rallentare, soprattutto nei terreni con minore capacità idrica. Non si
trattava del normale rallentamento dell’attività vegetativa, favorita da una leggera costrizione idrica, che si
osserva solitamente all’avvicinarsi del debutto della maturazione (ancora lontana in quella fase), ma del segno
di una incipiente carenza idrica. L’intensa evapotraspirazione, favorita dalle elevate temperature e dalla scarsa
umidità relativa, stava portando all’esaurimento delle riserve idriche dei suoli. Proprio quando si cominciavano
ad osservare i primi sintomi di stress idrico, l’8 luglio è arrivata una prima abbondante pioggia che ha
reidratato in modo sufficiente terreni e viti. Nei giorni a seguire le temperature sono rimaste alte e l’umidità
relativa bassa, ma il 28 luglio provvidenzialmente è arrivata un’altra pioggia che ha nuovamente ristabilito
l’equilibrio idrico. Questa situazione di continua e sufficiente compensazione dell’acqua persa dai vigneti per
evapotraspirazione è andata avanti fino alla raccolta. Infatti anche in agosto e nelle prime tre settimane di
settembre si sono verificate delle brevi ed efficaci piogge. In questo contesto l’invaiatura si è svolta tra il 20
luglio e la metà di agosto, mentre la maturazione ha avuto un decorso inizialmente rapido per poi rallentare
assecondando il calo termico di settembre.
Le operazioni di raccolta si sono svolte nelle varie aree della denominazione in gran parte nella seconda
quindicina di settembre.
La produzione è stata quantitativamente più bassa rispetto alla media, ma decisamente più abbondante del
2021, e di grande qualità; infatti alla raccolta le uve mostravano una buona contemporaneità tra maturazione
tecnologica e maturità fenolica e un eccellente stato sanitario dovuto alla bassissima pressione di patogeni e
parassiti.
Riepilogo delle principali fasi fenologiche
Germogliamento: 27 marzo – 20 aprile.
Fioritura: 21 maggio – 2 giugno.
Invaiatura: 20 luglio – 16 agosto.
I vini del 2022
I vini del 2022, degustati dopo le fermentazioni malo-lattiche, presentano colori molto intensi ed esprimono
una notevole complessità aromatica. La concentrazione è molto buona ed è sostenuta da una tannicità
abbondante, fine e piacevole, e da una media acidità. A livello analitico si rilevano valori elevati di intensità e
tonalità di colore, di alcool, di estratti e di polifenoli totali e valori medi di acidità e pH.