Un gioiello architettonico al centro di in un paesaggio indimenticabile
Montepulciano è certamente uno dei un borghi tra i più belli
d’Italia, che ha saputo mantenere intatto il suo splendore
Cinquecentesco. Visitare Montepulciano significa immergersi con
tutti i sensi in una esperienza indimenticabile, ricca di fascino, tra
i profumi e i sapori di una regione conosciuta e apprezzata in tutto
il mondo per i suoi paesaggi mozzafiato e la sua innata e gentile
capacità di accogliere e coccolare i turisti.
La storia, l’arte, il vino e le tradizioni sono gli elementi di una terra
unica, dove il viaggio diventa emozione. Chiese, palazzi,
monumenti storici, gli edifici più importanti si affacciano su Piazza
Grande e lungo il chilometro e mezzo del Corso centrale, si mostra
una “galleria” di straordinario valore storico e architettonico.
Il Museo Civico dal 1954 ha sede in Via Ricci, nel trecentesco
Palazzo Neri Orselli. Vi si tengono iniziative culturali e mostre e la
recente attribuzione a Caravaggio di un ritratto della collezione ha
suscitato un nuovo, fortissimo interesse per questo museo.
Per chi si ferma più giorni a Montepulciano, nell’arco di 30 minuti
d’auto non mancano i luoghi straordinari da visitare come le città
di Pienza e Cortona; Sarteano e il Museo Etrusco di Chiusi, i borghi
medioevali di Montefollonico, Bagno Vignoni e Monticchiello.
Montepulciano è famosa in tutto il mondo non solo per le sue
bellezze paesaggistiche e monumentali, ma senza dubbio anche
per il prodotto che ne porta il nome. Il Vino Nobile è il primo vino
in Italia ad essersi f regiato del marchio Docg, ma le sue qualità
erano ben note fin da tempi più remoti. Il Consorzio del Vino
Nobile di Montepulciano è sorto nel 1965 con l’obiettivo di tutelare
e promuovere l’immagine del Vino Nobile di Montepulciano e,
successivamente, anche quella delle due Doc Rosso di
Montepulciano e Vin Santo, in Italia e nel mondo.
Se il vino è il prodotto principe a Montepulciano, tuttavia la forte
vocazione agricola di queste terre si esprime attraverso tanti altri
prodotti unici: dalle carni di razza Chianina a quelle di Cinta
Senese e poi l’olio extravergine d’oliva, il formaggio pecorino, i pici,
la pasta tipica da gustare con i sughi della tradizione.
Tra le colline senesi di Sant’Albino, a circa 3 km da Montepulciano,
si trovano le Terme di Montepulciano, moderno centro di salute,
benessere e bellezza caratterizzato dall’esclusività delle acque
termali che sgorgano da oltre 130 metri di profondità.
La Fortezza di Montepulciano
L’Antica Fortezza di Montepulciano, dove oltre all’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano
hanno sede gli uffici del Consorzio e l’Enoliteca consortile, è il simbolo della città, situata nella
parte più alta di Montepulciano, ed è il frutto di un importante intervento di restauro che ha visto
impegnati il Comune, gli stessi produttori di Nobile ed un partner straniero, la Kennesaw University
della Georgia (USA), che nell’edificio ha insediato il suo primo campus all’estero. La Fortezza è
stata restituita ad una piena fruibilità pubblica. Ospita infatti anche mostre d’arte, spettacoli,
incontri, corsi e altre attività, rappresentando, sia per gli abitanti sia per i turisti, un punto di
riferimento che ora avrà tra le sue attrattive anche la possibilità di degustare il Vino Nobile in un
ambiente favoloso. La nuova Enoliteca consortile si affaccia sul chiostro della Fortezza ed occupa
uno spazio, su un unico piano, di circa 300 metri quadrati, che comprende il banco di accoglienza,
la sala per le degustazioni ed i locali di servizio. I locali danno accesso su un magnifico giardino
interno, con vista panoramica sul Tempio di San Biagio e sulla Val di Chiana e la Val d’Orcia,
impreziosito dalla presenza di alcuni alberi di particolare pregio. Ma ciò che caratterizza
maggiormente il locale è il pavimento di cristallo che consente di ammirare i ritrovamenti
archeologici situati del sottosuolo. Si tratta di manufatti di epoca etrusca e romana. Il ritrovamento
ha confermato la frequentazione più antica dell’acropoli di Montepulciano, già verificata con il
recupero negli anni ’90 di materiali etruschi alla base della Fortezza e rappresenta la conferma da
sempre attesa delle fonti, anche antiche, che ponevano sulla cima del colle poliziano un abitato o
un santuario.